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Emanuele Casale nacque nel 1888. A ventuno anni appena, esordì nel nostro Foro.
Resta uno dei migliori nel campo forense, e anche
per la maggiore sicurezza nella materia contrattuale egli seguì per
qualche tempo il notariato, anzi fu chiamato dalla fiducia del Ministro
nel Nel 1917 fu chiamato alle armi da semplice soldato
perché, per ragioni della sua statura, mai aveva prestato servizio
militare. Dal 1920 al 1924, epoca quest’ultima in cui i
Consigli Provinciali furono sciolti dal fascismo, tenne varie cariche
nella Deputazione. E’ il caso di ricordare che fu il promotore e il
relatore della riforma dell’Ufficio Avvocatura dell’Amministrazione
Provinciale. Nel 1936 passò per concorso al notariato. Non venne
mai meno ai suoi doveri anche quale professionista. Terminata la seconda guerra e, risorto il periodo di
libertà, si ricostituirono i partiti. Nel 1945 fu fra i sostenitori dell’anzidetto Partito
col partito Liberale, ricostituito ad opera di Benedetto Croce. Nel 1946 i notai d’Italia, con votazione a base
nazionale, lo nominarono componente della Cassa Nazionale del notariato
con sede a Roma. Nell’espletamento di tale mandato collaborò perché i
notai, come altre collaterali professioni, avessero un “Consiglio
Nazionale” ed infatti venne la legge, che Enrico De Nicola, allora
Presidente della Repubblica, sorresse con la sua autorità. Nel 1947 organizzò e presiedette il 1° Congresso
Nazionale del Notariato del dopoguerra in Napoli.
Nel 1948 fu eletto Presidente del Consiglio Notarile
di Napoli. Nel 1955, con atto 1° gennaio 1955 del notaio prof.
Baratta, costituì l’ente giuridico “FONDAZIONE EMANUELE CASALE” per
l’incremento degli studi in materia notarile, mercé donazione di un
Buono del Tesoro di lire un milione, le cui rendite avrebbero consentito
l’erogazione di un premio annuale di incoraggiamento, da assegnarsi ai
praticanti notai del Distretto di Napoli e, con preferenza, a parità di
merito, a colui che aveva frequentato con assiduità la “Scuola
notarile”. La “Fondazione Emanuele Casale” ottenne il
riconoscimento giuridico con decreto del Presidente della Repubblica 20
giugno 1956 (in G. U. 28-7-1956, n. 97).
Nel 1958, con atto 9 dicembre 1958 del notaio
Pirolo, per dare maggiore impulso alla suddetta iniziativa, donò alla
“Fondazione” la sede in cui L’assemblea del Consiglio Notarile, nel prendere
atto di quanto innanzi, il 19 dicembre 1958 deliberò:
"Ad
Emanuele Casale, presidente del Consiglio dell’Ordine, che, donando una
degna sede alla Scuola Notarile, dimostrò ancora una volta il suo
attaccamento alla classe, il Collegio Notarile di Napoli offre a ricordo
con animo grato, memore della diuturna, fraterna e saggia sua guida. Gli aspiranti al notariato, frequentatori della
Scuola, gli offrirono una pergamena nella quale si legge:
“Al notaio Emanuele casale che, con alto spirito di attaccamento alla
classe, coadiuvato nell’intento dalla moglie signora Ada Fiorentino,
diede impulso ai corsi di istruzione e, con magnanima abnegazione, li
potenziò offrendo loro i locali.
Nel 1961,
a
conferma di quanto innanzi, piace ricordare:
Nel febbraio l’Arciconfraternita ed Ospedale dei
Pellegrini volle celebrare le “nozze
d’oro” col “saio rosso”
che nel 1911 aveva indossato per la prima volta a premio della
disinteressata opera professionale svolta, in collaborazione con suo
padre, per importanti procedure ereditarie in favore della Pia Opera.
In Atlantic City (U. S. A.) si costituì un
comitato di oriundi italiani per l’erezione di un monumento a Cristoforo
Colombo nella piazza centrale di quella città.
SOLICITOR Occorre ricordare ancora che raccolse, oltre la
stima generale, la fiducia di persone e di famiglie che l’Italia non
deve dimenticare. Quale notaio fu depositario fra gli altri dei
seguenti testamenti:
-
di Amedeo di Savoia-Aosta, Duca d’Aosta, deceduto in Nairobi (A. O.) il
3 maggio 1942; |